DIARIO DI BUSINESS MAN
Intrappolato nella stasi del suo cuore incrinato guardando la City dal suo ufficio in vetro disprezzando valori che aveva respinto per il successo di un’immagine costruita tra nebbia e applausi.
Spenti, forse rassegnati i suoi occhi cercavano qualcuno tra la gente, nel rumore di parole che sfuggono, espresse in quel disordine che aggrediva la sua mente come una folla nella grande Londra.
Il tempo corse veloce fra le strade che si interpongono tra Heathrow e la grande Londra, così dopo il puntuale sbarco il taxi ci accompagna nella giungla urbana dove i secondi scandiscono passi, battiti e vite.
Finalmente incontrai il Signor R*******n che mi accolse nel suo palazzo di vetro dove eleganti essenze venivano diffuse nell'aria; non sembravano odori tipicamente inglesi erano più sofisticati e originali, come la sua salda stretta di mano che parlava di successo e classe.
Il piacere di sedermi al suo tavolo e ascoltare affascinanti storie custodite nel suo sapere insieme a segreti non pronunciabili che oscuravano il suo sguardo.
Mi mostrò in seguito le strade di Southwark e la signorile Westminster dove chiuse tutti i suoi pensieri in un ricordo, nascondendolo dietro a quel profumo che inebriava la sua mente di una realtà brillante e perfetta.